
Il Consiglio dei Ministri del 26 febbraio, ha emanato “ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR” riguardanti il Piano Transizione 5.0.
In attesa della pubblicazione del decreto-legge, il cui testo ufficiale non è ancora disponibile, anticipiamo i principali elementi caratterizzanti che andranno a comporre l’agevolazione.
Investimenti 5.0
Il Credito d’imposta investimenti 5.0 è un’agevolazione che andrà ad aggiungersi al credito d’imposta 4.0, senza sostituirlo. Infatti, quest’ultimo continuerà ad essere un incentivo di cui avvalersi per recuperare il 20% dei costi per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali previsti dal Piano Transizione 4.0.
Il Piano Transizione 5.0 andrà ad agevolare quella parte di investimenti realizzati dalle imprese nel 2024 e nel 2025 sia in impianti e macchinari 4.0 (Allegato A), che in investimenti immateriali 4.0, come i software, (Allegato B), che apportano una riduzione dei consumi energetici.
Il risparmio energetico dovrà essere di almeno il 3%, dei consumi energetici dell’intero stabilimento, oppure del 5% dei consumi energetici del processo target dell’investimento.
Infatti, le percentuali di beneficio varieranno in relazione al risparmio energetico conseguito e all’ammontare dell’investimento:
- 35% – 40% – 45% (classe energetica I-II-II) per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 15% – 20% – 25% (classe energetica I-II-II) per investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro
- 5% – 10% – 15% (classe energetica I-II-II) per investimenti da 10 milioni a 50 milioni di euro
Per poter ottenere il credito d’imposta investimenti 5.0 è necessario rispettare alcuni passaggi importanti:
- l’investimento deve essere effettuato entro il 2025.
- le aziende dovranno inviare al Ministero:
– una certificazione energetica ex ante ed una ex post rispetto al completamento dell’investimento, rilasciata da soggetto terzo. Le PMI potranno recuperare i costi sostenuti per il rilascio della certificazione fino ad un max di 10.000 €;
– una comunicazione ex ante ed una ex post - le spese sostenute dovranno essere attestate da parte di un revisore o società di revisione. Per le imprese non obbligate alla revisione del bilancio, tali costi per il rilascio dell’attestazione sono agevolabili fino ad un massimo di 5.000 €.
Fonti rinnovabili 5.0
Il Piano Transizione 5.0 prevede un’agevolazione dedicata agli investimenti in fonti rinnovabili, come ad esempio gli impianti fotovoltaici, che potranno essere agevolati con un credito d’imposta dal 35% fino al 63% a condizione che:
- vengano acquisiti anche beni 4.0 di valore superiore a 40.000 € che conseguano un risparmio energetico minimo come precedentemente riportato;
- siano effettuati negli anni 2024 e 2025;
- l’impianto fotovoltaico sia prodotto nell’Unione Europea e presenti un’efficienza energetica di almeno il 21,5%
Formazione 5.0
Sarà agevolata con un credito d’imposta anche la formazione del personale per acquisire competenze green, per il biennio 2024-2025.
Il costo agevolabile potrà essere al massimo il 10% dell’investimento 5.0 complessivo (compresi eventuali impianti a fonte rinnovabile), e posto che vengano comunque acquisiti beni 4.0 di valore superiore a 40.000 € che conseguano un risparmio energetico minimo come citato in precedenza.