
La Commissione Europea ha dato il via libera all’Italia per Aiuti di Stato da 1,7 miliardi di euro a sostegno del settore agrivoltaico.
La misura rientra nella strategia italiana per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la quota di energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi strategici dell’UE relativi al Green Deal europeo.
L’obiettivo è incentivare lo sviluppo di un’attività economica fondata sulla produzione di energia elettrica rinnovabile prodotta dall’agrivoltaico.
Nel 2018 la direttiva sulle energie rinnovabili aveva fissato per l’UE nel suo insieme l’obiettivo vincolante di raggiungere almeno il 32% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030.
Con la comunicazione sul Green Deal europeo del 2019, la Commissione ha rafforzato le sue ambizioni in materia di clima, fissando l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di gas a effetto serra nel 2050.
Che cos’è un impianto agrivoltaico?
Si tratta di un’innovativa combinazione tra agricoltura e produzione di energia pulita. Consiste nell’installazione di pannelli fotovoltaici sopraelevati rispetto a un sottobosco di piante, consentendo contemporaneamente la coltivazione e la produzione energetica, massimizzando così l’uso dei terreni.
Questo sistema permette di aumentare la resa delle colture agricole e di ridurre il consumo idrico, in quanto creano zone d’ombra, che proteggono le piante da eventi climatici estremi, e consentono il recupero delle acque meteoritiche.
Un impianto agrivoltaico per essere completo deve essere dotato di un sistema di monitoraggio che consenta di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.
In cosa consiste l’agevolazione?
Le imprese agricole che installano un impianto agrivoltaico da1,04 GW e di almeno 1 300 GWh/anno possono recuperare fino al 40% delle spese sotto forma di contributo a fondo perduto. Inoltre, l’aiuto alle imprese consiste anche nella possibilità di godere di una tariffa incentivante per 20 anni a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete.
Il sostegno coprirà la differenza tra le tariffe incentivanti e i prezzi dell’energia.
In caso di prezzi elevati dell’energia interviene un meccanismo di recupero che consente il rimborso di qualsiasi importo superiore alle tariffe di incentivazione.
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