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efficientamento energetico

Negli ultimi anni, l’adozione di misure di efficientamento energetico orientate alla transizione ecologica delle aziende è passata da essere una scelta facoltativa a diventare una necessità imprescindibile.

Sempre più imprese abbracciano la sostenibilità dimostrano il loro impegno nell’integrare fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nei processi produttivi, ponendosi come dei veri e propri leader di cambiamento. Allo stesso tempo queste imprese ottengono il vantaggio di rafforzare la propria immagine anche agli occhi degli investitori nel valutare il loro potenziale di rendimento e di rischio in modo più completo e accurato.

Efficientamento energetico, come si stanno muovendo le imprese

Questo trend positivo nei confronti di un approccio di efficientamento e risparmio energetico, nel rispetto della Missione 2 del PNRR, è ben evidenziata dall’ultimo report ISTAT riguardante pratiche sostenibili delle imprese nel 2022 e le prospettive per il periodo 2023-2025.

Il report evidenzia che il 59,5% delle imprese manifatturiere ha già intrapreso azioni concrete a favore della sostenibilità. Le iniziative più diffuse riguardano l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo il 20,4% delle aziende del settore, e il miglioramento dell’efficienza energetica.

Si tratta per lo più di aziende di grandi dimensioni a guidare la transizione ecologica, (81,5%), mentre la percentuale scende al 36,1% per le imprese più piccole. Settori come la fabbricazione di mezzi di trasporto, coke e prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici, articoli di gomma e materie plastiche, prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi e prodotti farmaceutici sono tra quelli che hanno registrato le percentuali più elevate di adozione di iniziative legate alla sostenibilità.

Guardando alle prospettive per il periodo 2023-2025, la rilevazione ISTAT evidenzia che il 64,5% delle imprese attive nella manifattura ha l’intenzione di accrescere la tutela ambientale. Inoltre, il 44,2% è pronto a utilizzare energia da fonti rinnovabili, il 28,9% intende migliorare l’efficienza energetica, mentre il 19% ha progetti per la riduzione e il riciclo della risorsa idrica.

In questo contesto evolutivo, strumenti come la finanza agevolata e gli incentivi alle imprese risulta essere strategico per ottimizzare i costi degli investimenti necessari per integrare sistemi di efficientamento energetico nel proprio sistema produttivo. Così come l’adozione di strumenti di diagnosi energetica e di monitoraggio dei consumi possono aiutare le imprese a capire come ottimizzare i propri costi energetici e ridurre gli sprechi.

Gli incentivi per l’efficientamento energetico Regione per Regione

Ci sono diverse agevolazioni fiscali attualmente disponibili, emanate dalle singole Giunte Regionali, a favore delle imprese virtuose che devono sostenere costi importanti di efficientamento energetico.
Vediamole nel dettaglio regione per regione.

Regione Lombardia

Le PMI che realizzano investimenti dedicati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi possono ottenere un contributo a fondo perduto fino al 30% più un finanziamento bancario, la cui somma è a copertura del 100% dell’investimento agevolabile.

Il finanziamento è assistito da garanzia regionale a costo zero pari al 70% del valore del finanziamento, ed è cumulabile col credito d’imposta nazionale per gli investimenti 4.0.

Per poter beneficiare di questa agevolazione le imprese devono sostenere costi di efficientamento energetico degli impianti produttivi attraverso:

la riduzione dei consumi energetici

e/o

il recupero di energia o cattura dei gas serra dei cicli produttivi.

È necessario dimostrare la riduzione di almeno il 30% delle emissioni di gas a effetto serra attraverso una diagnosi energetica.

L’agevolazione è cumulabile col credito d’imposta nazionale per gli investimenti 4.0.

Dal 7 febbraio 2024 è possibile presentare domanda di agevolazione.

Regione Liguria

Con 10 milioni di euro, il bando Efficientamento energetico ha l’obiettivo di ridurre i consumi energetici delle imprese, al fine di diminuire di almeno il 30% le emissioni di gas ad effetto serra.

In particolare, le PMI possono ottenere un contributo a fondo perduto fino al 43% dei costi agevolabili e un finanziamento pubblico agevolato fino ad un massimo di 300.000 euro.

Anche le Grandi Imprese sono ammesse al bando e possono ottenere esclusivamente il finanziamento agevolato fino ad un massimo di 400.000 euro.

Per poter presentare domanda dal 16 febbraio, è necessario realizzare investimenti di:

  • riqualificazione energetica di impianti produttivi
  • riqualificazione energetica di immobili, correlati da diagnosi energetica preventiva per ciascun edificio interessato
  • sostituzione di impianti e macchinari con nuovi e più efficienti.
Regione Trentino Alto Adige
  • Provincia di Trento

Le imprese con sede operativa nella Provincia di Trento possono ottenere un contributo a fondo perduto, variabile in relazione alla tipologia di investimento, fino al 40% per
investimenti in ambito energetico come fotovoltaico, idrogeno, caldaie a biomassa legnosa, per installazione di pannelli solari termici su edifici, impianti di cogenerazione a biogas e altro.

Le spese agevolabili devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed essere di importo minimo di 200.000 euro.

La misura è cumulabile con il Bonus Investimenti 4.0, ed è operativa fino al 31 dicembre 2024, salvo esaurimento delle risorse disponibili.

  • Provincia di Bolzano

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto ad aliquote variabili tra il 20% ed il 50% in base alla tipologia di investimento da realizzare.

Le spese agevolabili devono ammontare almeno a 4.000 € e devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda di agevolazione.

È possibile inviare la stessa domanda di agevolazione entro il 31 maggio 2024.

Regione Piemonte

A maggio 2024 è prevista l’apertura del bando Efficientamento energetico da 49,6 milioni di euro dedicato alle imprese piemontesi che vogliono migliorare l’efficienza energetica e produrre energia da fonti rinnovabili come il fotovoltaico.

Si tratta della nuova edizione del bando 2023 che introdurrà importanti novità.

Bisogna attendere l’uscita del bando attesa nel mese di marzo per scoprire tutti i dettagli.

Regione Toscana

Le imprese toscane di tutte le dimensioni hanno a disposizione due bandi a tema energia, di prossima pubblicazione, che prevedono una dote finanziaria complessiva di circa 15 milioni di euro:

  • Il primo riguardante l’efficientamento energetico dei processi produttivi
  • Il secondo bando riguarda, invece, la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Regione Marche

Ad aprile è prevista l’apertura di un bando per le imprese marchigiane che desiderano abbattere i costi dell’energia ed incrementare l’efficienza e la sostenibilità energetica.

Infatti, sono stati stanziati circa 24 milioni di euro per incentivare la produzione di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo.

 Per ricevere maggiori informazioni o essere aggiornato sull’uscita dei bandi scrivici qui.