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ECONOMIA CIRCOLARE

Secondo l’analisi Circularity Gap Report 2024, l’Unione Europea produce ogni anno più di 2,2 miliardi di tonnellate di rifiuti e in tutto il mondo ogni anno si consumano 100 miliardi di tonnellate di materiali.

La transizione verso un’economia circolare, ovvero un’economia basata sul riciclo, il riutilizzo di materiali riciclati, la riduzione dei rifiuti e consumo di energie provenienti da fonti rinnovabili, contribuirebbe a ridurre del 34% l’estrazione di materiale vergine e anche le emissioni di gas serra potrebbero essere ridotte, contribuendo a limitare l’aumento della temperatura globale entro i 2°C.

I dati dimostrano, però, che negli ultimi anni, a livello globale, il tasso di circolarità è sceso dal 9,8% del 2018 al 7,2% del 2023 ed è stabile per quest’anno. In Italia, invece, le performance sono positive, confermandosi leader della circolarità tra Francia, Germania, Polonia e Spagna.

Il piano d’azione messo in atto dall’Unione Europea, in generale, e dall’Italia, in particolare, a sostegno delle imprese intenzionate a muoversi in questa direzione include diverse agevolazioni fiscali sotto forma di contributi a fondo perduto.

Ne sono un esempio, oltre il plafond da 1,5 miliardi di euro stanziato a tal fine dal PNRR, anche i bandi regionali attualmente attivi del Veneto, Lombardia e Emilia-Romagna.

Li abbiamo sintetizzati qui sotto.

Regione Veneto

La Regione Veneto ha messo a disposizione delle PMI del territorio che si impegnano a favorire la transizione verso un’economia circolare circa 7 milioni di euro.

Il bando fa parte del PR FESR 2021 – 2027 (Programma Regionale del Fondo Europeo Sviluppo Regionale) della Regione Veneto e ha l’obiettivo di promuovere il riutilizzo efficiente delle risorse e il sostegno ai processi di produzione delle PMI.

Fino al 18 luglio 2024 è possibile richiedere il contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese sostenute per ottimizzare la produzione e ridurre gli sprechi, cumulabile sia con credito d’imposta investimenti 4.0 che con il credito d’imposta investimenti 5.0 (alternativamente).

In particolare, il contributo varia a seconda del regime di aiuti:

  • regime “de minimis”: il contributo a fondo perduto è pari a massimo il 70% della spesa ammissibile e comunque non superiore a 210.000 euro;
  • regime 651/2014: il contributo a fondo perduto è pari a massimo il 55% (fino a 1.100.000 euro) per le piccole imprese e a massimo il 45% (fino a 900.000 euro) per le medie imprese.

Sono agevolabili gli investimenti per la modifica:

  • di prodotti e packaging, per favorire una maggiore durata e facilità di riciclo;
  • di impianti di produzione, per sostituire materie prime o additivi con rifiuti autorizzati, End of Waste, o sottoprodotti;
  • del ciclo produttivo e della supply chain, per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi e gli scarti;
  • del ciclo produttivo attraverso la creazione di sinergie con altre attività produttive finalizzate a prevenire la produzione di rifiuti e creare una filiera di sottoprodotti.
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Regione Lombardia

Apre il 7 maggio lo sportello della Regione Lombardia per supportare le PMI della filiera tessile e plastica che investono in progetti di economia circolare e sostenibilità.

Con uno stanziamento da 5 milioni disponibile nell’ambito del programma PR FESR 2021-2027, la misura ha l’obiettivo di ridurre e migliorare la gestione dei rifiuti delle filiere plastiche e del tessile, in coerenza con le indicazioni del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti.

L’agevolazione, soggetta al regime de minimis, consiste in un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di euro 300.000. Sono agevolabili i costi pari adalmeno 50.000 euro.
Inoltre, il contributo è elevato al 60% nel caso di progetti di particolare successo con risultati molto superiori a quelli attesi in fase di domanda di agevolazione.

Sono agevolabili progetti di economia circolare e sostenibilità riguardanti tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.

Esempi di economia circolare rientranti tra le spese agevolabili riguardano:

  • azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita;
  • modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime o per la riduzione o utilizzo dei propri scarti;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

Sarà possibile presentare domanda di agevolazione fino al 18 giugno 2024.

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Regione Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il bando Transizione Ecologica ed Economia Circolare 2024 dedicato alle piccole e medie imprese del territorio impegnate nel raccogliere la sfida della sostenibilità in termini di riduzione dei rifiuti, riutilizzo dei materiali e riciclo.

La misura prevede uno stanziamento, finanziato con risorse del PR Fesr 2021/2027, di 7 milioni di euro per il potenziamento degli impianti di trattamento e riciclaggio di rifiuti, o la realizzazione di impianti nuovi.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 60% del costo dell’investimento per nuovi impianti o per il potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e riciclo di rifiuti di qualsiasi tipo e alla loro trasformazione in “materia prima seconda”.

Per essere ammessi gli investimenti devono essere avviati a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere conclusi entro il 30 giugno 2026.

L’ammontare dell’agevolazione per progetti di economia circolare varia a seconda del Regime agevolativo scelto:

  • nel caso di applicazione del regime “de minimis” il contributo massimo ottenibile è pari ad euro 300.000;
  • per i progetti a valere sul regime di esenzione di cui all’art. 47 del reg. UE n. 651/2014, il contributo massimo sarà pari a:
    euro 300.000 per capacità di riciclo inferiore a 5.000 T/anno.
    euro 500.000 a fronte della dimostrazione di una capacità di riciclo almeno pari a 5.000 T/anno;
    euro 1.000.000 a fronte della dimostrazione di una capacità di riciclo almeno pari a 10.000 T/anno;
    euro 2.000.000 a fronte della dimostrazione di una capacità di riciclo almeno pari a 20.000 T/anno

Le domande di agevolazione del bando economia circolare verranno accolte fino al 21 maggio 2024.

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