LUN - VEN / 08.30 - 18.30
Mini Contratti di sviluppo

L’UE registra un divario negli investimenti privati in R&S nei settori tecnologicamente avanzati. Di conseguenza, solo dieci aziende europee rientrano tra le cinquanta maggiori investitrici in R&S a livello globale, e solo una tra le prime dieci. Per incentivare la sovranità tecnologica dell’UE, la Commissione Europea ha istituito la Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP), attiva dal 1° marzo 2024, per sostenere gli investimenti in tecnologie strategiche come il digitale, le tecnologie pulite e l’innovazione deep tech. L’iniziativa è parte integrante del piano industriale del Green Deal, volto ad accelerare la transizione verso un sistema industriale più resiliente e sostenibile.

Mini contratti di Sviluppo: potenziare attrattività e competitività delle regioni del Mezzogiorno

I Mini Contratti di Sviluppo per il Sud Italia rappresentano la declinazione nazionale dell’iniziativa UE, concepiti per incentivare la crescita delle PMI e lo sviluppo di settori strategici nel Mezzogiorno. La misura agevola l’accesso agli incentivi, accelera i processi di investimento e favorisce la collaborazione tra imprese e istituzioni locali.

Dal 05 febbraio 2025 è possibile presentare domanda per accedere ai 300 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, destinati a sostenere gli investimenti in tecnologie strategiche nel Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino al 55%, variabile in base alla dimensione dell’impresa, a sostegno degli investimenti produttivi compresi tra i 5 e 20 milioni di euro.

Gli investimenti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazione e mirare alla fabbricazione e allo sviluppo di tecnologie critiche innovative in quattro ambiti:

  1. Tecnologie Digitali e Innovazione Deep Tech
  2. Tecnologie Green
  3. Biotecnologie
  4. Materie prime critiche

Per risultare ammissibili ai Mini Contratti di Sviluppo, gli investimenti devono inoltre ampliare la capacità produttiva di uno stabilimento esistente o prevedere la creazione di uno nuovo, incrementare il livello occupazionale e:

  • essere innovativi e presentare un notevole potenziale economico (inteso come capacità di raggiungere un’ampia gamma di mercati nell’UE);

oppure

  • contribuire a ridurre o prevenire dipendenze strategiche dell’UE.

Il Bando Mini Contratti di Sviluppo è cumulabile con il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0.

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