Introduzione al Piano Transizione 4.0
(ex Piano Industria 4.0)

Il Piano Transizione 4.0 è l’evoluzione del Piano Industria 4.0, introdotto con la Legge di Bilancio 2017 per supportare le imprese italiane nella trasformazione digitale. Industria 4.0 prevedeva una deduzione fiscale fino al 170% (cosiddetto “Iper ammortamento”) per l’acquisto di macchinari e impianti interconnessi al sistema produttivo aziendale. Il Piano Transizione 4.0, invece, prevede un credito d’imposta ad aliquote variabili in base alla tipologia di beni acquistati, all’ammontare dell’investimento e al periodo di riferimento. È stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 con una dotazione di 24 miliardi di euro, di cui 6,4 miliardi di euro destinati al periodo 2024-2026. A partire dal 2024 al credito d’imposta 4.0 si è affiancata un’ulteriore agevolazione, il credito d’imposta 5.0, che prevede aliquote maggiorate per gli investimenti 4.0 che comportano una riduzione dei consumi energetici.

cos è la finanza agevolata

Cos’è il Credito d’Imposta 4.0?

Il credito d’imposta 4.0 è un’agevolazione fiscale che incentiva l’acquisto di beni strumentali 4.0, sia materiali (impianti, macchinari) che immateriali (software, servizi cloud), interconnessi ai sistemi produttivi aziendali.

Beneficiari del credito di imposta

Chi può beneficiare del Credito d’Imposta 4.0?

Possono accedere all’agevolazione le imprese localizzate ovunque in Italia, di qualsiasi dimensione e settore di appartenenza, indipendentemente dalla forma giuridica e regime fiscale. L’impresa deve essere in regola con il DURC e rispettare la normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria o coatta, fallimento, concordato preventivo senza continuità aziendale, sottoposte ad altra procedura concorsuale, oppure che abbiano in corso un procedimento per dichiarare una di tali situazioni.

  

Le imprese che operano in concessione e a tariffa nei settori dell'energia, dell'acqua, della raccolta e smaltimento di rifiuti/acque di scarto, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni sono ammesse solo nel caso in cui:

 

  • L’investimento 4.0 non sia realizzato per adempiere ad obblighi assunti con l’ente pubblico concedente;
  • L’impresa sostenga il rischio economico legato allo stesso investimento 4.0.

Investimenti 4.0 ammissibili

 
Sono agevolabili gli investimenti nell'industria 4.0 fino a 20 milioni di euro per anno.

Beni materiali

Sono agevolabili beni materiali 4.0 (macchinari ed impianti) elencati all’allegato A della Legge n. 232/2016, inclusi in una o più delle seguenti macrocategorie:

     

  • beni controllati da sistemi computerizzati o gestiti tramite sensori e azionamenti;
  • beni che assicurano la qualità e la sostenibilità;
  • beni abilitati all'interazione uomo macchina e volti a migliorare la sicurezza sul lavoro;

Tali beni materiali devono presentare tutte le seguenti caratteristiche:

  • essere interconnessi ai sistemi produttivi aziendali;
  • avere un’integrazione automatizzata con il sistema logistico, la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  • presentare un’interfaccia tra uomo e macchina semplice e intuitiva;
  • rispondere ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro;

Almeno due delle seguenti caratteristiche:

  • avere sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  • monitorare di continuo le condizioni di lavoro e i parametri di processo mediante opportuni set di sensori;
  • permettere l’integrazione tra macchina fisica e/o impianto con modellizzazione e/o simulazione del processo svolto (sistema cyberfisico);

Beni immateriali

Software 4.0 interconnessi ai sistemi aziendali ricompresi all’allegato B della Legge n. 232/2016, quali, ad esempio: software per la protezione di reti e dati (cybersecurity); programmi per l'elaborazione di big data provenienti da sensoristica IoT (c.d. Internet delle cose) in ambito industriale; applicazioni di intelligenza artificiale che consentono alle macchine di svolgere attività intelligenti.
 
Tali beni sono agevolati, con un credito d'imposta pari al 15%, a condizione che entro il 2024 sia stato versato un acconto di almeno il 20% al fornitore e che l'acquisizione sia stata finalizzata entro il 30 giugno 2025.
 
Le forme di acquisto ammesse comprendono l’acquisto diretto, il leasing finanziario, l’appalto e la realizzazione in economia.

 

Spese ammissibili secondo la Nuova Sabatini

Aliquote del Credito d'Imposta 4.0

Aliquote del credito d’imposta per beni materiali 4.0

Gli investimenti effettuati tra gennaio 2024 e giugno 2026  sono agevolabili con aliquote di credito d’imposta 4.0 differenziate in base agli scaglioni di spesa e al periodo, come riportato nella seguente tabella:

 

Importo di spesa

1 Gen 2024 -
31 Dic 2024
1 Gen 2025 -
31 Dic 2025
1 Gen 2026 -
30 Giu 2026*
0 - 2,5 milioni € 20% 20% 20%
2,5 - 10 milioni € 10% 10% 10%
10 - 20 milioni € 5% 5% 5%

*in presenza di acconto di almeno il 20% versato al fornitore entro il 2025

Aliquote di credito d’imposta per beni immateriali 4.0

Invece, per gli investimenti in beni strumentali immateriali 4.0 (c.d. software 4.0) il credito d’imposta spetta nella misura del:

 

1 Gen 2024 -
30 Giu 2024*
1 Gen 2024 -
31 Dic 2024
1 Gen 2025 -
30 Giu 2025*
Misura beneficio 20% 15% 15%

* In presenza di acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente

Spese ammissibili

Iter e Adempimenti

Per accedere e fruire del beneficio, l’impresa è tenuta a presentare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE):

  • comunicazione consuntiva, per gli investimenti effettuati nel 2023, se il credito d'imposta non è stato ancora fruito, e per quelli effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024;
  • comunicazione preventiva e comunicazione consuntiva, per gli investimenti effettuati dal 30 marzo 2024.

L'impresa non può compensare in F24 le quote del beneficio finchè non ha inviato la comunicazione consuntiva ed ottenuto l'assenso da parte dell'ente competente.

È inoltre necessario:

  • conservare la documentazione relativa ai costi ammissibili sostenuti e la corretta determinazione dei costi (fatture, documenti di trasporto..);
  • per i beni il cui costo è superiore a 300.000 €, possedere una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o perito industriale iscritto all’Albo (oppure un “attestato di conformità” reso da un ente di certificazione accreditato) attestante che il bene possiede le caratteristiche 4.0 richieste dalla norma e sia interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo fino a 300.000 €, in alternativa, è possibile ricorrere a una dichiarazione di atto notorio rilasciata dal legale rappresentante dell’azienda.

La Legge di bilancio 2025 ha introdotto un tetto massimo di 2,2 miliardi € per i crediti d’imposta relativi ad investimenti in beni materiali 4.0 effettuali nel 2025 per i quali non siano stati versati e accettati acconti di almeno il 20% nel 2025. In questi casi, per accedere al beneficio, è prevista una procedura ad ordine cronologico fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

 

Le modalità ed i nuovi modelli di comunicazione per gli investimenti 2025 sono stati regolati da un Decreto del 15 maggio 2025 e da un Decreto del 16 giugno 2025:

 

A) Le imprese che entro il 15 maggio hanno trasmesso le comunicazioni preventiva, ed eventualmente consuntiva, utilizzando i vecchi modelli, conservano la priorità cronologica acquisita a condizione di inviare il nuovo Modello entro il 17 luglio 2025. Se avevano trasmesso solo la comunicazione preventiva devono:
1) pagare acconto almeno del 20% (se non già effettuato) ed inviare il nuovo Modello intermedio entro 30 giorni dalla data di invio del nuovo Modello preventivo, oppure, per le sole imprese che ricevono comunicazione dal GSE di indisponibilità di risorse, entro 30 gg dalla comunicazione del Gse di nuova disponibilità di risorse;
2) inviare il nuovo Modello consuntivo entro il 31 gennaio 2026 per investimenti ultimati entro fine 2025, entro il 31 luglio 2026 per investimenti ultimati nel primo semestre 2026.

 

B) Le imprese che non hanno utilizzato il vecchio modello entro il 15 maggio 2025 devono inviare entro 31 gennaio 2026 il nuovo Modello preventivo e:
1) pagare acconto del 20% (se non già effettuato) ed inviare il nuovo Modello intermedio entro 30 giorni dalla data di invio del nuovo Modello preventivo
2) inviare il nuovo Modello consuntivo entro il 31 gennaio 2026 per investimenti ultimati entro fine 2025, entro il 31 luglio 2026 per investimenti ultimati nel primo semestre 2026

 

Si riepilogano di seguito gli investimenti oggetto di prenotazione

Investimenti NON soggetti al limite di 2,2 miliardi €

Investimenti soggetti al limite di 2,2 miliardi €
Beni materiali 4.0: effettuati nel 2025 con acconto di almeno il 20% versato entro il 2024 Beni materiali 4.0: effettuati nel 2025 senza acconto di almeno il 20% versato entro il 2024
Beni materiali 4.0: effettuati nel primo semestre 2026 con acconto di almeno il 20% versato entro il 2024 Beni materiali 4.0: effettuati nel primo semestre 2026 con acconto del 20% versato nel 2025
Software 4.0: effettuati nel primo semestre 2025 con acconto di almeno il 20% versato entro il 2024

Modalità e tempistiche di fruizione del beneficio

Entro il quinto giorno lavorativo di ogni mese il Ministero delle Imprese comunica all'Agenzia delle Entrate l'elenco delle imprese che hanno inviato la comunicazione consuntiva nel mese precedente.

 

Il credito d'imposta è utilizzabile in compensazione attraverso il modello F24 in 3 quote annuali di pari importo a partire dal decimo giorno del mese successivo a quello della trasmissione dei dati da parte del Ministero delle Imprese ad Agenzia Entrate.

 

Per tutto il periodo di fruizione del credito d’imposta 4.0, l’impresa è tenuta a predisporre ogni anno la documentazione e la reportistica attestanti il possesso delle caratteristiche 4.0 e l’interconnessione dei beni agevolati;

Consulenza finanza agevolata

Il valore della consulenza di Gruppo Finservice per gli investimenti

Con oltre 50 ingegneri e tecnici esperti, dal 2017 Gruppo Finservice ha elaborato con successo più di 16.000 pratiche 4.0, supportando le imprese in tutte le fasi del processo.

Identificazione dell’investimento

Visioniamo i beni e valutiamo i costi ammissibili

Interconnessione

Coordiniamo l’attività con azienda cliente, fornitore dei beni e partner IT

Documentazione

Raccogliamo i documenti, elaboriamo relazioni tecniche e perizie

Mantenimento

difendiamo il beneficio nel tempo, garantendo che i requisiti tecnologici e l’interconnessione siano costantemente aggiornati e rispettati